Vincenzo De Luca nel chiudere la campagna elettorale per il candidato sindaco di Salerno ha ammesso "Piaccia o meno, Salerno è De Luca. E questo sarà a livello nazionale": un'ammissione che non lascia stupiti nessuno e che rimarca ancora, la stretta sinergia tra la città ed il nome del Governatore.
Vincenzo De Luca insieme al suo clan, ha modellato la figura e l'immagine della città a suo piacimento: le ha dato un'identità frutto del suo progetto politico che aveva di Salerno. Dalle fontane alle piazze, dai manganelli alle luci tutto serviva per creare la Salerno di De Luca. La Piazza della Libertà, ultima pietra miliare dell'era deluchiana, altro non è che il coronamento della visione del sistema: una piazza celebrativa grande e monumentale che serviva per rafforzare l'idea del legame con la città.
In più ha saputo modellare e creare un progetto comunicativo che doveva esaltare il suo operato e denigrare costantemente l'avversario: "Salerno città Europea", "Cafoni", "Nemici di Salerno" ad esempio sono le parole più in uso che da un lato dovevano gioco forza dare enfasi alle sue azione e dall'altro sminuire i comportamenti politici dell'avversario. De Luca ha da sempre creato questo legame così forte con la città da far immaginare che Salerno prima di lui non era nulla se non un ammasso di persone.
Il legame con la città è davvero forte e viscerale, dopo 30 anni di deluchismo sembra non volersi ancora recedere: la capacità del governatore è stata anche e soprattutto piegare l'opposizione al suo modus operandi, farli cadere nella rete e trappola politica e comunicativa e farli correre a vuot
o.
De Luca è Salerno, o meglio, De Luca è la sua Salerno
Commenti