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Open to meraviglia: le difficoltà di comunicare la bellezza in Italia

  • Arechi Media
  • 3 mag 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Il turismo in Italia è un settore importante e vitale per l'economia Italia: generando un PIL del 13%, potrebbe essere un fattore determinante per la crescita economica italiana.

Tale speranza, era da rivedere anche nella volontà di investire una quota del PNRR, circa 114 milioni di euro, per rinvigorire il portale del turismo italiano (italia.it) e per creare un'applicazione che consenta allo stato di interloquire ed acquisire i dati dei viaggiatori.

Fin qui sembra che l'operazione digitale per il turismo italiano, se si contestualizza al periodo attuale, sia una scommessa davvero avvincente e ben augurante: se, invece, si amplia l'arco temporale di riferimento si nota che la promozione digitale del turismo italiano fatto dai vari governi, è un fallimento e flop totale.

Andiamo, infatti, al primo step: nel 2007, il ministro dei Beni Culturali Rutelli lanciava il primo portale per la promozione del turismo in Italia, costato cica 7 milioni di euro: un progetto del quale si parlò poco, anche perchè fu offuscato dalla performance dell'allora ministro Rutelli che con il suo inglese elementare "oscurò" completamente il progetto.

Altro Governo, altra promozione: nel 2009, l'allora ministro del Turismo Brambilla decise di cambiare la veste grafica del portale e, aiutato dalla popolarità del Premier Berlusconi, cercò di rilanciare il portale con un logo, Magic Italy che sembravo uscito dalle televendite di Mediaset: il risultato fu, ovviamente, un passo indietro del governo, che dovette rivedere e ristudiare il brand.

Il progetto del portale fu accantonato per molti anni, andò in soffitta nel 2014 e venne sostituito con progetti decisamente poco attrattivi del Ministro Franceschini: da Very bello ( costo contenuto circa 43 mila euro) alla piattaforma della Cultura italiana "It's art" ( costo 7,5 milioni di euro) sono i progetti per il turismo che in questo decennio sono stati proposti con scarso risultato.

Arriviamo infine ai giorni nostri: come detto sopra, nel Pnrr è stata presa la decisione di riesumare il portale Italia.it con l'ambizione di andare oltre alle esperienze passate e con la creazione di un app che consenta anche di gestire la mole di visitatori del Bel Paese. Per fare ciò, il Ministro al Turismo Santanchè ha investito 9 milioni di euro per la campagna Open to Meraviglia: ad oggi il risultato, però, non ha portato i frutti sperati. Tra ambientazioni slovene, domini non acquistati e plagi fotografici, la campagna del ministero sta facendo parlare di sè più per le falle comunicative che, invece, per aver creato una campagna avvincente con una narrativa coerente.

Il turismo in Italia, per ambientazione, personaggi ha tutto per creare una narrativa avvincente: quel che manca, forse, è il focus e l'obiettivo concreto e non politico

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