È stata ufficializzata la data delle prossime amministrative (12 giugno 2022) e sono iniziate le grandi manovre per la formazione dei comitati elettorali temporanei; “Temporary Store” potremo definirli perché oramai di questo si parla da alcuni anni e non di programmi e di ascolto dei cittadini. E si perché il Covid ha fatto un gran favore a questi signori perché con le limitazioni ed i divieti per l’infezione ha dato loro la scusa per impegnarsi ancora di meno con l’elettorato. Scomparsi ormai da anni dai territori salvo poi farsi vedere all’ultimo minuto (colpa di una legge elettorale proporzionale senza preferenza personale che gli permette di essere eletti senza passare per il consenso personale bensì per il segretario del partito “Deus in Terra”) adesso hanno imparato a creare questi comitati elettorali temporanei sempre più spesso in accordo con gli altri partiti, persino quelli contrapposti, una sorta di “cartello elettorale” sulla scorta di quelli boliviani con traffico e scambio di voti e poltrone; tutto legale per carità, con buona pace della demagogica retorica dei difensori della democrazia. Massimo risultato minimo sforzo poiché l’impegno personale economico e di tempo è bassissimo ed in più pronto all’utilizzo in ogni (si fa per dire) “competizione elettorale” sia essa locale nazionale o transnazionale. D’altronde gli stessi candidati quando vanno in cerca di voti e “portatori d’acqua” molto spesso alla domanda dei cittadini a quale formazione politica appartengano tergiversano a volte non lo sanno ancora manco loro fanno il giro delle segreterie e poi decidono con chi candidarsi dove hanno la maggiore possibilità di essere eletti e dove gli conviene per gli interessi loro e della cricca che si portano appresso. Tutto questo con il benestare delle segreterie di partito, inspiegabile per chi ha come faro illuminatore della propria strada di vita il lavoro, i sacrifici, la coerenza e l’onestà, valori e principi, tutte cose che ad elencarle oggi come virtù imprescindibili del saper vivere e far di politica rischi di essere deriso e persino preso a male parole.
tutto questo in un contesto nazionale di inflazione (L'aumento del livello generale dei prezzi determina una perdita di potere d'acquisto della moneta cioè con la stessa quantità di denaro si può acquistare una minore quantità di beni e servizi) che sta arrivando a livelli insostenibili; si parla infatti non solo di una difficoltà nel reperire i beni di consumo primari e non, ma anche di una maggiore spesa per famiglia di diverse migliaia di euro all’anno, pensate a che impatto devastante ha nelle famiglie monoreddito con redditi medio bassi ( la maggior parte degli italiani). Concetti da sempre difficili da comprendere e digerire dalla popolazione avulsa da sempre a comprendere le complesse dinamiche economiche oltre la propria corte di casa. Ma d’altronde se è vero che la politica e i politici sono lo specchio della società del momento allora ecco spiegato come mai da decenni in Italia la preparazione e l'etica, la formazione e la rettitudine morale e lo spirito di mettersi al servizio della propria comunità in politica non esistono più; hanno bisogno di tempi lunghi anche perché non esiste una laurea in questo ma solo la gavetta e l’esperienza di bottega nelle sezioni e nelle segreterie politiche quelle che in molti oggi non sanno più che significa se come è ci sono partiti al 20% che non hanno segreterie manco nei capoluoghi di provincia: troppo costose ed impegnative e poi si rischia di far uscire menti pensanti, troppo pericolose per i comitati elettorali.
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